CHI SIAMO
UN TEAM DI PROFESSIONISTI CON UN’UNICA PASSIONE: IL VOLO
“Replica 55” riunisce un gruppo di professionisti e appassionati del settore aeronautico che hanno uno scopo preciso e assoluto: progettare, costruire e far volare la replica fedele dell’aereo SIAI MARCHETTI S-55X, uno degli aerei più iconici della nostra storia dell’aviazione, trasmettendo alle future generazioni il genio progettuale del suo disegnatore, ALESSANDRO MARCHETTI, e le gesta eroiche di chi lo ha reso grande: FRANCESCO DE PINEDO, ITALO BALBO, UMBERTO MADDALENA e tutti gli equipaggi che hanno preso parte alle numerose crociere attorno al mondo degli anni ’20 e ’30.
IL TEAM
LA NOSTRA SQUADRA










SIAI S-55 – LA STORIA
Figlio di una specifica militare, protagonista dell’epoca pioneristica del volo aereo, consacrato leggenda attraverso le imprese eroiche dei trasvolatori che l’hanno condotto attraverso i confini del mondo.
Questa la sintesi del velivolo S-55, protagonista delle trasvolate che resero famosa la Regia Aeronautica Militare nel periodo fra le due guerre mondiali: dal solitario volo di Francesco De Pinedo, che nel 1927 volò dall’Italia all’Argentina sorvolando l’Atlantico meridionale quindi fino agli Stati Uniti e di nuovo verso l’Italia, fino alle crociere in formazione dei primi anni ’30 culminati nell’estate del 1933 con la famosa “Crociera Aerea del Decennale” (organizzata appunto per il decennale della fondazione dell’Arma Aeronautica) che condusse Italo Balbo, al comando di 24 Aerei S-55X, da Orbetello a Chicago.
Nato da un’idea originale dell’Ing. Alessandro Marchetti, coadiuvato dal giovanissimo Ing. Pier Luigi Torre, a seguito di una richiesta militare per un idrobombardiere/aerosilurante d’alto mare emessa nei primissimi anni ’20, accorpava intuizioni aerodinamiche di velivolo “tutt’ala” con una disposizione dei due scafi in una innovativa posizione catamarana, sia per una ottimale distribuzione dei carichi bellici e aerodinamici, sia per una migliore tenuta delle onde lunghe atlantiche, parte delle specifiche di base del progetto.
I due motori montati sul piano di simmetria del velivolo in configurazione trattiva-propulsiva per evitare eventuali imbardate in caso di malfunzionamenti, i compensati lavoranti sulle superfici delle ali nonché uno stabilizzatore interamente mobile per assolvere le necessità di trimmaggio sul piano orizzontale erano solo alcuni accorgimenti assolutamente innovativi per l’epoca.
Il velivolo venne inizialmente respinto dalla commissione giudicatrice del commissariato dell’Aviazione perché ritenuto troppo ardito, nonostante rispondesse alle specifiche richieste, e gli venne preferito un modello più convenzionale; grazie alla caparbietà del suo progettista e alle doti del suo Pilota Collaudatore – Alessandro Passaleva – che conseguì numerosi record di velocità, durata e distanza, alla fine il velivolo venne riconsiderato e adottato, riconoscendogli gli indubbi pregi e caratteristiche.
Costruito in numerose varianti civili e militari in circa 250 esemplari dalle società SAVOIA-MARCHETTI, MACCHI e CANT venne adottato da diverse aeronautiche militari e società di trasporto aereo civili.
In seguito alla crociera di Balbo sul Mar Nero fino ad Odessa portò perfino ad un accordo di costruzione del velivolo in terra sovietica (attività che non risulta mai avviata).
L’unico esemplare dell’aeromobile S-55 rimasto è il famoso JAHU’ del Commander João Ribeiro de Barros, attualmente custodito presso il Museo TAM di S. Paolo – Brasile.
CRONO STORIA
1922
L’Ing. Alessandro MARCHETTI, coadiuvato dall’Ing. Pierluigi TORRE, imposta il progetto di quello che diventerà l’ idrobombardiere/aerosilurante bimotore SAVOIA-MARCHETTI S-55
1924
Il 29 Agosto 1924 il mitico Com.te Alessandro Passaleva porta in volo per la prima volta il prototipo dell’idrovolante S.55, inizialmente snobbato da Aeronautica ed autorità, ma destinato a diventare leggenda per la SIAI e l’Italia, grazie anche allo stesso Passaleva, che riuscì a far cambiare giudizio su questa macchina, stabilendo con l’S.55 una serie di primati di velocità, quota e distanza.
1927
l’8 Febbraio 1927 Francesco De Pinedo, reduce dell’avventuroso viaggio che l’aveva portato in Australia e in Giappone con un SIAI S-16 Ter. negli anni 1224-1925, supportato del Pilota Carlo Del Prete e il motorista Vitale Zacchetti, organizza una trasvolata verso il Sud America, Nord America con doppia trasvolata dell’oceano Atlantico. Il volo si conclude a Roma, dopo non poche peripezie incluso la sostituzione del velivolo in Arizona per un invendio fortuito durante il rifornimento, il 16 Giugno 1927 (pochi giorni dopo il volo New York – Parigi di Lindberg)
1929
Iniziano, con il 1929, le grandi crociere che faranno la storia di questo aeroplano. Il primo banco di prova è la Crociera del Mediterraneo Orientale, da Orbetello a Odessa (Giugno 1929) seguita dalla Crociera aerea transatlantica Italia-Brasile del 1930.
1933
La maturita’ del progetto raggiunge il suo apice con la famosa Crociera del Decennale, dove il Generale Italo Balbo conduce una squadriglia di 24 aerei S-55, ultima serie X, dalla laguna di Orbetello a Chicago e ritorno via New York, consegnando definitivamente alla stora e alla leggenda una delle più significative e innovative macchine mai disegnate e prodotte dalla nostra industria.
IL PROGETTO


Il “Nostro” S-55X
Il progetto della replica di S-55X sul quale stiamo lavorando parte dal presupposto di disegnare un aereo assolutamente fedele nelle forme originali e, per quanto possibile, nei materiali ma con la possibilità di poter realizzare le singole componenti con macchine CNC, in modo da poter contenere al massimo i costi di realizzazione e nel contempo milgiorare la qualità del prodotto finito che, ricordiamo, dovra’ replicare in volo le corociere che ne hanno fatto la storia.
CARATTERISTICHE
LE CARATTERISTICHE DI PROGETTO SONO:
APERTURA ALARE: 24 M;
LUNGHEZZA: 16,75 M;
PESO A VUOTO: 4.500 KG;
PESO MASSIMO AL DECOLLO: 8.000 KG




LA STRUTTURA
La struttura degli scafi ricalca l’originale, con correnti realizzati in essenze pineacee e tramezzi in compensati di pioppo. Per una migliore preservazione la parte inferiore degli scafi sara’ rifinita da un guscio in composito occupante l’intera “opera viva”. Le travi di coda sono formate da un guscio di compensato di betulla irrobustito da dei correnti longitudinali e piccoli tramezzi in compensato di pioppo. Le ali e i piani di coda ripropongono il medesimo schema: longheroni scatolati, centine con anime in pioppo fresate, rivestimento lavorante in compensato di betulla. Le superfici di controllo mantengono un rivestimento in tela.
I Voli da Ripercorrere
Sesto Calende – Buenos Aires – Lago Roosvelt – New York – Azzorre – ROMA
1927
Francesco De Pinedo e Carlo Del Prete attraverso l’Atlantico e le Due Americhe
SESTO CALENDE – ISOLE SVALBARD
1928
SOS ITALIA: UMBERTO MADDALENA VOLA IN SOCCORSO DEL GEN. NOBILE E I SOPRAVVISSUTI DELLA SPEDIZIONE POLARE DEL DIRIGIBILE “ITALIA”
ORBETELLO – CHICAGO – NEW YORK – ROMA
1933
ITALO BALBO, NEL DECENNALE DELLA FONDAZIONE DELL’ARMA AERONAUTICA, CONDUCE UNA SQUADRIGLIA DI 24 AEROPLANI E DI UOMINI DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO
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