Il Supporto di  BETA CAE

“Niente velocità, niente volo”, diceva già Otto Lilienthal a inizio secolo.

E va bene, si riferiva alla portanza, la magica capacità di sostenersi che ha un’ala finché il vento che la incontra sia sufficiente.

Ma altre velocità sono necessarie.

Quando l’S55 è stato originariamente progettato, i calcoli si eseguivano a mano; per le verifiche di una sezione alare serviva un mese e una batteria di calcolatori.

Intesi all’epoca come dei Signori che toltisi il cappello si sedevano a tavolino cominciavano a tirare giù equazioni, a volte risolvendole anche per approssimazioni successive come nel calcolo numerico moderno.

Ce n’erano stanzoni pieni.

Tanto, appunto, di cappello; ma oggi occorre altra speditezza, il numero di ore uomo da dedicare a un progetto è assolutamente critico e l’uso di software di calcolo efficienti aiuta enormemente.

Replica 55 è un progetto  possibile anche grazie a uno sponsor tecnico come BETA CAE, che qui citiamo non per dovere d’ufficio, ma per sincera e radiosa gratitudine.

L’Azienda produce un preprocessor di alta qualità, ANSA, che viene messo a disposizione dei partecipanti al Progetto; inoltre cura l’addestramento degli studenti del PoliTo coinvolti seguendoli nelle varie problematiche.

ANSA ha consentito di risolvere velocemente la fase, tradizionalmente critica, di passaggio dal modello CAD ad un modello strutturale o aerodinamico.

Non è infatti solitamente possibile, con il livello attuale di hardware disponibile, utilizzare direttamente il modello CAD, magari trasformandolo in solidi; ciò può essere fatto per piccoli pezzi, ma per parti più grandi, o addirittura l’aereo completo, occorre una fase intermedia di passaggio ad un modello FEM più gestibile.

E’ qui che ANSA eccelle, con soddisfazione di tutti i partecipanti, come si è visto nella review di Luglio in cui gli Studenti che erano in procinto di terminare il lavoro loro assegnato ed i coordinatori del Progetto si sono riuniti presso gli uffici BETA di Torino per fare il punto della situazione.

Il risultato si vede dagli sguardi.

 

OTTO DOMANDE A EMIDIO GIORDANO (*) di BETA CAE

 

 

 

https://www.beta-cae.com

 

*Vice President e Managing Director

1) Puoi presentarci Beta CAE?

BETA CAE Systems è un gruppo privato multinazionale con base in Svizzera, a Lucerna, centro tecnico e di sviluppo in Grecia, a Salonicco, e uffici locali di supporto ai clienti in Italia, Svezia, Germania, Inghilterra, India e Giappone. Inoltre si avvale della collaborazione di agenti indipendenti negli Stati Uniti, Brasile, Francia, Turchia, Korea e Cina. La società è attiva fin dai primi anni ’90 nel mondo del CAE, dove ha conquistato la posizione di leader globale grazie allo sviluppo di software di pre e post processing all’avanguardia che hanno sempre riscontrato un enorme successo, soprattutto nei settori industriali legati all’automotive.

 

2) Come nasce il coinvolgimento di Beta CAE nel progetto Replica 55?

Come spesso accade nasce quasi per caso, da una pizza tra amici e dalla stima reciproca tra professionisti che sanno riconoscere un prodotto valido, una buona idea, una passione genuina.

 

3) Quale contributo fornisce Beta CAE al progetto?

Nella progettazione moderna non si può prescindere dalla fase di sviluppo virtuale, in cui i disegni che una volta venivano fatti a mano con pennini e tecnigrafo, sono adesso realizzati interamente al computer. Grazie alla terza dimensione che l’utilizzo della grafica digitale consente di sfruttare, si può replicare in uno spazio virtuale un modello fedele dell’oggetto che si vuole studiare. Questo ci permette poi di simularne l’impiego in condizioni di utilizzo, studiandone le caratteristiche strutturali e dinamiche, valutandone l’efficienza aerodinamica e apportando le dovute correzioni per ottenere alla fine del processo un modello perfezionato e di cui siamo in grado di predire esattamente il comportamento. Il nostro contributo risiede nel rendere possibile tutto ciò, fornendo gli strumenti software e formando gli studenti che materialmente realizzano i modelli virtuali ed eseguono le analisi numeriche.

 

4) Quali sono le ragioni del coinvolgimento di Beta CAE?

Siamo sempre attratti dalle sfide ambiziose seppur concrete, curiosi di mettere alla prova i nostri software su applicazioni insolite e pioneristiche. In questo progetto sicuramente ricorrono tutti questi elementi insieme al genio e l’intuito per soluzioni non ortodosse, che adesso potremo dimostrare scientificamente solide grazie all’ausilio di avanzate tecnologie di simulazione numerica.

 

 

5) C’è qualcosa in particolare che vi ha colpito nell’esperienza Replica 55?

Sicuramente l’entusiasmo e l’eterogeneità dei diversi attori coinvolti in questa esperienza in cui ognuno contribuisce con preziose conoscenze e con grande profusione di energie per il semplice piacere di condividere un comune obiettivo.

 

6) Il legno come materiale aeronautico: che approccio avete utilizzato? Viene trattato come un composito, e se sì, di che tipo? Ci sono accorgimenti particolari dovuti alle peculiarità del materiale?

Il legno è un materiale non isotropo in quanto le sue proprietà meccaniche variano a seconda della direzione presa in esame e può quindi essere efficacemente modellato dal punto di vista matematico come un materiale composito. Laddove è stato possibile si è pertanto deciso di modellare il legno attraverso un laminato multistrato ponendo particolare attenzione nel definire il corretto orientamento dei vari strati e le relative proprietà meccaniche.

 

7) Una vostra valutazione sui giovani Ingegneri con cui siete venuti a contatto.

Ognuno diverso ma tutti accomunati dalla dedizione e dall’impegno rivolti disinteressatamente al raggiungimento del risultato concordato.

 

8) Un consiglio da dare a questi ragazzi per il proseguimento delle loro carriere.

Distinguetevi, non uniformatevi, siate curiosi e sfruttate tutte le occasioni ch vi si presentano per arricchire il vostro curriculum